La Banca Centrale Europea attira Liquidità
Gli operatori obbligazionari continuano ad avere nuovi ordini di acquisto sui mercati della zona Euro, sebbene allo stesso tempo si chiedano per quanto tempo questo flusso potrà continuare a questi ritmi ...
La corsa delle Obbligazioni europee
Gli operatori obbligazionari continuano ad avere nuovi ordini di acquisto sui mercati della zona Euro, sebbene allo stesso tempo si chiedano per quanto tempo questo flusso potrà continuare a questi ritmi. Dal canto loro gli analisti tecnici in effetti hanno evidenziato un segnale di eccesso di acquisti (fase di ipercomprato) che sta portando fuori trend le quotazioni dei titoli ed i relativi rendimenti.
Fasi di rischio per l'analisi tecnica
In termini tecnici con i concetti di ipervenduto e ipercomprato si fa riferimento al tracciamento degli indicatori di velocità detti oscillatori o di momentum. Si parla infatti di fase di ipercomprato quando gli oscillatori superano al rialzo un valore medio predefinito e da quel momento ci si attende un'inversione dell'oscillatore che corrisponde ad una revisione al ribasso dei valori dei titoli oggetto di analisi. Il Relative Strenght Index (RSI) o Indice di Forza Relativa è uno degli oscillatori statistici più utilizzati nell'analisi tecnica: il suo movimento risulta molto spesso determinante per gli operatori di trading.
Il raffronto con i Governativi statunitensi
Insomma, le ‘sirene incantatrici' del mercato obbligazionario europeo sembrano attrarre gli investitori di tutto il mondo. Secondo i recenti sondaggi sono pochi gli Strategist di portafoglio che non si sono fatti affascinare dal Quantitative Easing della BCE e rimangono prudenti in attesa delle mosse FED. Siamo alle prese con uno dei nuovi capitoli della lunga Odissea dei Bonds che ha portato i governativi dell'area Euro a segnare i nuovi minimi storici. Il dato più contrastato è stato infatti il salto che ha portato il governativo Treasury Bond 10y Usa dai rendimenti minimi di gennaio dell'1,4% al 2,1%, a fronte di un Bund, il decennale governativo tedesco, che rimane sui minimi storici, poco sopra lo 0,3%. Il divario tra i due benchmark si ampia e pone alcune riflessioni sulle opportunità di investimento in funzione di due fattori chiave quali l'indebolimento dell'Euro ed i differenziali di rendimento nelle diverse regioni del mondo.
Effetti prolungati del Quantitative Easing
Dati i recenti ribassi dei rendimenti, i risparmiatori sono preoccupati sulle potenzialità di performance per i mesi a venire. Dal punto di vista dei fondamentali è evidente che dietro la mossa della BCE ci sia un effetto reflazionistico, ma la prospettiva consegnata da Draghi di acquisti mensili continuativi per 60 miliardi di Euro rimane un driver alettante per i mercati. Gli analisti pongono comunque cautela sia per gli effetti statistici storici che dimostrano periodi di prese di beneficio durante le fasi di acquisto del QE con un aumento della volatilità, ma anche per alcuni temi tecnici che riguardano i due maggiori mercati obbligazionari, Euro e USA, come solo ad esempio la differente mole di emissioni e negoziazioni, gli spread di negoziazione e la liquidabilità degli asset.
Maggiore attenzione a Duration, Valuta e Rating
L'altro aspetto è quello legato alla necessità di trovare ritorni più alti utilizzando in modo improprio i budget di rischio. Interessanti si sono dimostrati i titoli ibridi, ovvero che presentano caratteristiche simili alle obbligazioni, ma molto diversi nelle garanzie contrattuali quali la remunerazione delle cedole e/o del rimborso del capitale. Con la nuova responsabilità patrimoniale affidata al sistema bancario gli strumenti ibridi in caso di difficoltà dell'emittente diventano azioni, con i medesimi rischi. La vecchia regola che le banche non possono fallire perché ‘sistemiche' (bail-out = lo Stato interverrà in soccorso) volge verso le procedure fallimentari e mette a rischio persino i deposti (bail-in = una perdita di valore a tutti i livelli di partecipazione).
Nonostante la Fed cerchi di smorzare i toni sul futuro aumento dei tassi di interesse, il mercato è molto affollato e sembra offrire meno ritorni e più rischi; gli analisti si muovono sul terreno della "valute" esotiche, anche se è utile utilizzare fondi comuni gestiti da team specializzati.Il valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.