‘Locomotiva' Germania

Pubblicato il 24.03.2015

‘Locomotiva' Germania

Prove di rilancio

Dopo la deludente crescita del GDP tedesco nel 2014 (+0,6%), gli analisti si chiedono se la locomotiva germanica sarà in grado di prendere con convinzione una velocità più sostenuta. Ad accentuare i segni di rallentamento sono stati i dati di export verso i paesi produttori di petrolio che, con il calo del greggio, hanno avuto un rallentamento delle entrate di petrodollari. Negli ultimi mesi infatti lo scenario è molto cambiato soprattutto su alcuni importanti settori che trovavano in questi paesi emergenti ottimi mercati di sbocco: Meccanica di precisione, Industria Automobilistica, Impiantistica Elettrica, Equipaggiamenti di Trasporto (in particolare aereonautica), Industria Chimica e Farmaceutica.

L'Est Europa rimane chiave

A mostrare sicuramente una forte difficoltà sono state le relazioni con la Federazione Russa. Le esportazioni tedesche verso la Russia si sono dimostrate storicamente molto più volatili rispetto ad altri paesi petroliferi. Nel 2009, ad esempio, le esportazioni tedesche verso l'economia russa sono diminuite del 36% (il GDP russo crollò in quel periodo circa del 9% in termini reali); nel periodo successivo le esportazioni ebbero invece un forte recupero +28% nel 2010 e +31% nel 2011. Nel 2014, la crisi in Ucraina orientale e le sanzioni economiche tra l'UE e la Russia hanno contribuito al calo nominale del 18%, sul totale delle esportazioni tedesche verso la Russia, mentre le esportazioni verso gli altri paesi produttori petroliferi sono aumentate del 6,4%.

Fattori di spinta

A sostenere l'attuale scenario ci sono comunque due importanti fattori: il primo riguarda il calo del prezzo del petrolio che ha alleggerito i costi della produzione industriale e portato risparmi alla bolletta energetica dei privati. Questo fattore sta aiutando le aziende con l'aumento della profittabilità dei conti economici ed offrendo ai consumatori una maggiore disponibilità di reddito per la spesa. Il secondo fattore riguarda direttamente le società esportatrici che possono beneficiare della svalutazione dell'Euro rispetto al dollaro statunitense, un vantaggio competitivo di oltre il 20% impensabile solo un anno fa.

Stime di crescita in rialzo

In sintesi il calo delle esportazioni verso i paesi produttori di petrolio sembrano già state compensate dagli effetti immediati dei due fattori positivi quali petrolio e dollaro che, secondo gli analisti, proietterebbero un aumento delle stime del GDP tedesco per il 2015 dal +1,4%, previsto a fine anno scorso, all'attuale + 2%. La previsione verrebbe inoltre avvalorata da un terzo fattore positivo, ovvero dallo stimolo monetario offerto dalla BCE con il Quantitative Easing (QE). Il primo effetto finanziario degli acquisti del QE ha già portato i rendimenti del Bund, il governativo decennale tedesco, ai minimi storici dello 0,2%, mentre per i titoli a scadenze più ridotte il rendimento è inevitabilmente negativo.

 

 

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