Americani più ricchi
Pubblicato il 19.02.2020
Nonostante l'aumento delle vittime da Covid-19 la pandemia ha generato inaspettati favori ai consumatori statunitensi; al contrario delle attese di inflazione più elevata, il rallentamento in Asia ha portato un petrolio più economico e tassi di interesse più bassi, aumentando la domanda di mutui e la salute del mercato immobiliare. Gli analisti fanno anche notare che interessi più bassi rafforzano i multipli di valutazione del mercato azionario, e il relativo patrimonio netto delle famiglie statunitensi: il migliore dal 2013. Dobbiamo anche aggiungere che il rafforzamento del dollaro Usa ha ridotto il costo delle importazioni, compensando in parte l'inflazione nei servizi, assistenza sanitaria e affitto. Dal punto di vista contrario, una ripresa dell'inflazione potrebbe far rivedere la politica espansiva della FED con un impatto meno positivo sul mercato finanziario.
Consumi cinesi in quarantena
I dati preoccupanti che arrivano dall'Asia riguardano la progressione del Corona Virus Covid-19 che ormai ha infettato oltre 75.000 persone e provocato 2000 decessi. L'allarme sanitario rimane elevato anche se dalla Cina arrivano informazioni incoraggianti riguardo ad una lenta ripresa delle attività ordinarie, almeno nelle aree più lontane da Wuhan e Hubei, dove invece continua la quarantena. Secondo fonti giornalistiche locali, in Cina si inizierà a importare polli vivi dagli Stati Uniti a causa della carenza di mangime negli allevamenti, in aggiunta alle problematiche della peste suina che ha scatenato una crescita dei prezzi della carne. A supporto del mercato finanziario la banca centrale cinese PBoC ha tagliato il tasso di interesse sui prestiti a medio termine; l'intervento dovrebbe aprire la strada a una riduzione del tasso di riferimento dei prestiti (LPR), che potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni, per agevolare le società colpite dall'epidemia. La PBOC ha intanto abbassato il tasso sui prestiti di 10 bps al 3,15% da 3,25% per finanziamenti da 1 anno a medio termine (MLF) agli istituti finanziari, per un importo di 200 miliardi di yuan ($ 28,65 miliardi).
Giappone in recessione tecnica
Fuori dalla Cina gli economisti vedono in Giappone la minaccia di una stagnazione, anche per l'impatto del coronavirus che minaccia di aggravare il trend da un pessimo ultimo trimestre del 2019 con l'economia che si è ridotta del 6,3% su base annua. I dati sul GDP giapponese sono risultati ben al di sotto delle aspettative degli analisti (atteso -3,7% su base annua), con un possibile taglio delle previsioni per l'intero 2020; con questo dato il Giappone si trova ad affrontare una recessione tecnica, definita da due trimestri consecutivi di economia in calo. L'aumento della tassa sui consumi dell'ottobre scorso, dall'8% al 10%, aveva posto dubbi sulla tenuta economica del paese; oggi risulta ovvio che i dati reali stiano mettendo pressione al primo ministro Shinzo Abe e alla Banca del Giappone. Mentre il governo giapponese confermi che il calo risulti meno grave del 2014, gli ultimi dati sono pesanti: i consumi sono diminuiti ad un tasso annualizzato dell'11%, mentre gli investimenti delle imprese sono diminuiti del 14%.
Consumer Discretionary in Usa
Gli analisti statunitensi si trovano combattuti sulla revisione delle stime degli utili del primo trimestre 2020 alla luce della chiusura prolungata di molti rivenditori cinesi che influenzano le esportazioni dagli Stati Uniti. Mentre per il quarto trimestre 2019 i retailers americani hanno discusso dei dazi cinesi, la situazione nelle ultime due settimane sembra orientarsi sugli impatti del corona virus. Nel settore dei Consumi Discrezionali sono 28 le stime di utili societari messe in discussione in USA, nonostante la maggior parte dei rivenditori affermi che è ancora difficile quantificare il danno causato dalla pandemia. Il consumatore cinese rappresenta gran parte delle vendite al dettaglio e uno dei primi rivenditori ad essere direttamente impattato dal Coronavirus. In termini complessivi si sta discutendo del forte rallentamento dei viaggi di lavoro e turismo con impatto deciso sui settori ricettivi, della ristorazione e del trasporto. Sebbene dal punto dall'analisi ‘bottom up' siano ancora incerte le indicazioni dei CEOs il problema più evidente è quanto tempo ci vorrà prima di avere una visibile normalizzazione.
19 febbraio 2020
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.