Clima nuovo tra Politica ed Economia
Pubblicato il 25.01.2017
Appena insediato alla Casa Bianca il Presidente Usa Donald Trump non ha perso tempo iniziando i primi incontri politici sia con le autorità internazionali che i rappresentanti dell'economia domestica. Tra i vari incontri, si sono dimostrati particolarmente interessanti quello con la premier britannica Teresa May, un secondo con i rappresentanti delle unioni sindacali ed infine quello con le maggiori case automobilistiche. Dall'incontro con Trump e dal suo supporto, la premier May è tornata in Inghilterra molto ‘carica' e nelle sue interviste ha subito parlato del piano di sviluppo industriale che il Regno Unito deve affrontare con il suo governo per rilanciare il paese. Nonostante il fermo al governo della corte suprema britannica sul tema Brexit e il rimando al parlamento per l'approvazione definitiva, la May vede l'uscita dall'Unione Europea da interpretare nel miglior modo possibile a favore dei britannici, senza spazi per le incomprensioni.
Sindacati e Corporate plaudono l'iniziativa
La breve conferenza con i sindacati ha trovato la stessa linea di approccio negli Stati Uniti. Trump ha infatti ribadito la necessità di interrompere i trattati commerciali (da subito TPP e Nafta rispettivamente Area Pacifico e Nord America) e sottolineato il dovere di concentrarsi sulla crescita del lavoro nel paese; questo potrà essere attuato attraverso la serie di investimenti infrastrutturali previsti dal governo. La posizione di Trump vede un paese capace oggi di ritrovare il modo giusto per valutare le opportunità internazionali con il chiaro obiettivo dell'America First. Nell'incontro con gli amministratori di GM, Ford e FCA il presidente ha offerto non solo il supporto fiscale a nuovi investimenti, ma ribadito la sua idea di limitare le restrizioni sui temi delle emissioni e rilanciare il settore.
Assetti politici con possibili cambiamenti
Si deve comunque sottolineare che l'economia globale non è fatta solo da Stati Uniti e Gran Bretagna; regioni quali Europa e Asia sono in attesa di capire meglio gli impatti della Trumponomics. Politici del calibro di Xi Jinping, presidente cinese, Shinzo Abe, premier giapponese, e Angela Merkel, cancelliera tedesca, rimangono guardinghi sull'evoluzione. E' innegabile che nell'area Euro ci sono nell'anno importanti elezioni politiche (Olanda, Francia, Germania) in un clima che trova la parte antieuropea, e le destre, comunque rafforzate dall'elezione di Trump. In questa situazione gli strategist di portafoglio si chiedono se sia necessario un premio per il rischio più elevato a causa di una insufficiente visibilità politica, nonostante il buon andamento economico generale.
Mercati finanziari in fibrillazione
L'atteggiamento ‘espansivo' del presidente Trump tiene le borse statunitensi sui massimi storici in attesa che a Wall Street l'indice DJIA possa posizionarsi sopra i 20.000 punti, un evento storico straordinario. In termini di strategia di investimento, lo scenario economico e finanziario positivo porta a mantenere una preferenza per gli investimenti azionari. Rimane comunque utile un monitoraggio della crescita economica degli Stati Uniti e ancora di più delle prospettive degli utili societari nel caso si dimostrassero sotto le ambiziose attese provocando una maggiore volatilità degli indici azionari. Sarà quindi necessario un controllo incisivo sull'indicatore statunitense VIX Index CBOE che misura la volatilità implicita delle opzioni sull'indice S&P500, quale mercato guida. Per quanto attiene ai rischi legati al commercio mondiale questi si potranno riflettere in modo più evidente nelle valute dei paesi esportatori emergenti, più sensibili alle prese di posizione protezionistiche dei grandi importatori dell'economia sviluppata. Infine un tema importante sarà la capacità della Cina di mantenere in equilibrio il sistema finanziario con l'attesa di crescita economica che secondo gli analisti dovrebbe continuare in un percorso di consolidamento senza scossoni. La ‘retromarcia' di Donald Trump nell'accordo commerciale TPP nell'area del Pacifico potrebbe in realtà giocare a favore della Cina, esclusa dall'accordo TPP guidato in Asia dal Giappone; i giochi sono quindi riaperti anche dal lato commerciale.
25 gennaio 2017
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.