Corsa degli utili negli Stati Uniti …
Pubblicato il 16.05.2018
A fine anno scorso le previsioni degli operatori finanziari sembravano fin troppo ottimistiche, indicando una crescita degli utili societari per il primo trimestre negli Stati Uniti del + 15%, tuttavia gli attuali risultati si sono dimostrati ancora migliori: dopo la consegna dei report di oltre il 90% delle società appartenenti all'indice S&P500, il primo trimestre del 2018 vede un tasso di crescita degli utili del 25,0%, con il 78% delle società che hanno registrato una sorpresa positiva degli EPS (earnings per share - utili per azione). Secondo l'analisi storica si tratta del tasso più alto registrato dal terzo trimestre 2010 (34,0%), ovvero dopo la pesante fase recessiva della crisi finanziaria 2008 - 2009. Al contrario di quanto si possa pensare l'indice azionario statunitense in questa prima parte dell'anno ha avuto un andamento altalenante, da inizio anno la performance è ferma a + 1,4%, mentre la vincitrice di periodo risulta la volatilità (VIX +32% YtD).
… ma anche dei rendimenti dei titoli di stato
A mantenere elevata la volatilità è risultata l'incertezza su due fattori chiave, ovvero la politica restrittiva imposta dalla FED che, seguendo un lento percorso di rialzo dei tassi di interesse, ha costretto gli operatori a rivedere al rialzo i livelli di rendimento dell'intera curva dei titoli di stato statunitensi con aumenti significativi sui Treasury a scadenza due anni (2,57%) e decennali (3,06%), ma anche per il programma di riduzione del bilancio della stessa banca centrale che comporta una minore liquidità nel sistema finanziario. E, secondo fattore, la politica fiscale interna ed esterna (vedi allarme dazi) con l'obiettivo di rilanciale l'economia locale e riequilibrare la bilancia sul commercio estero (in particolare con la Cina), con possibili impatti sul ciclo economico globale. Dobbiamo per altro ricordare che negli Stati Uniti l'economia è al suo nono anno di ripresa, quindi in una fase matura, e anche per le società, l'aumento dei profitti vede nove anni consecutivi di espansione. A livello statistico, il confronto per analogia con i precedenti periodi segnala che gli utili societari rimangono un elemento labile nel raffronto con i rendimenti obbligazionari.
Cosa valutare nel medio termine
Gli analisti sottolineano che, anche un rallentamento della crescita degli utili dopo questo evidente balzo in avanti, non dovrebbe influenzare la stabilità dell'indice S&P500 in quanto il livello assoluto dei profitti annualizzati è previsto raggiungere circa 185$ per il quarto trimestre del 2019, rispetto ai 148$ di oggi, stime che prevedrebbero un aumento del 25% nei prossimi 20 mesi, dato il buon andamento economico globale. A numeri tutti da verificare, il multiplo di valutazione prezzo/utili (P/E fwd 12mesi) per l'indice azionario S&P500 scenderebbe a 14,5x gli utili nel 4Q 2019, livello che riporterebbe l'indicatore di valutazione in linea con la sua media storica decennale.
16 maggio 2018
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.