Corsa dei listini confermata solo negli Stati Uniti

Pubblicato il 08.06.2016

Corsa dei listini confermata solo negli Stati Uniti

Meno probabilità di recessione a dodici mesi

Una volta definiti i rispettivi candidati alle convention per le presidenziali di luglio, Trump vs Hillary, la stampa statunitense ritorna a parlare di economia, con dati che in queste settimane hanno completamente rivisto lo scenario pre-recessivo di inizio anno. Gli economisti si trovano concordi nel sostenere che il ciclo economico negli Usa possa continuare la sua espansione per almeno un paio di anni, seppur consapevoli che si tratterebbe di una vera eccezione per una durata di oltre dieci anni. D'altro canto le recenti analisi sulla ‘probabilità di recessione' nei prossimi dodici mesi, rimangono tra il 6% e il 16% rispetto ai diversi modelli adottati dalle banche centrali locali. A sostenere l'ipotesi è ormai nota la costante comunicazione di politica ‘accomodante' da parte della Federal Reserve che nella cautela del restringimento monetario intravede un equilibrio di crescita lenta e inflazione contenuta.

Indici di borsa vicino ai massimi storici

Con il superamento per la seconda volta in due mesi del livello di 2100 punti, l'indice statunitense S&P500 si dimostra l'unico grande listino azionario pronto a sostenere nuovi massimi assoluti; dai minimi di metà febbraio l'indice ha recuperato il 15% segnando ora una performance di + 3,5% da inizio anno. Nella realtà dei fatti gli operatori finanziari rimangono da tempo cauti sulla prospettiva di ulteriori ‘vigorosi slanci', in primo luogo per la necessità della banca centrale statunitense di approfittare della buona salute dell'economia per procedere ad un rialzo dei tassi di interesse e in secondo luogo per le attese di una normalizzazione dei rendimenti obbligazionari che persistono a livelli minimi. D'altra parte l'andamento da inizio anno dei principali listini internazionali non sembra così brillante, con il Dax di Francoforte a – 6%, in Cina lo Shanghai Composite a – 18% e in Giappone il Nikkei 225 a – 12,5%.

Saranno gli utili a dettare il trend

Le analisi di borsa più seguite per individuare il prossimo trend dei listini sono quelle dei profitti delle società americane quotate. Dopo un primo trimestre con un calo degli utili del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le nuove stime per il trimestre in corso in conclusione a fine mese, trovano un consenso ancora di calo dell'1,9% rispetto al primo trimestre 2016. Se a prima vista il dato sembrerebbe in contraddizione con il rialzo degli indici, gli analisti sottolineano che stiamo assistendo ad un punto di svolta nei bilanci aziendali con un nuovo scenario in avvicinamento. Infatti dopo cinque trimestri consecutivi di compressione degli utili si aprirebbe una visione positiva per la seconda parte dell'anno con una ripresa dei profitti anche nei settori più penalizzati negli ultimi diciotto mesi come quello energetico.

8 giugno 2016

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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