Gli economisti tracciano un primo quadro dell'economia globale nel 2016

Pubblicato il 30.11.2015

Gli economisti tracciano un primo quadro dell'economia globale nel 2016

Anche se ormai il nuovo anno è alle porte lo scenario macroeconomico per il 2016 risulta ancora nebuloso. A fare da schermo alle valutazioni degli economisti mancano soprattutto le indicazioni delle banche centrali di Europa e Stati Uniti che si pronunceranno nel mese di dicembre. Nel frattempo le prime analisi disponibili sulle prospettive economiche per il prossimo anno risultano tre osservazioni di fondo: a) il miglioramento strutturale dei fondamentali, abbinato ad una politica monetaria di sostegno, che porterebbe un'accelerazione della crescita globale al 3,4%, in aumento dal 3% stimato quest'anno; b) l'inflazione a livello globale dovrebbe posizionarsi vicino al 2,8% con un rallentamento del calo dei prezzi delle materie prime e la volontà di una stabilizzazione; c) una chiara politica monetaria divergente con un restringimento della Fed che, se inizialmente potrebbe creare alcuni rischi a livello globale, non può che rappresentare un segnale del recupero economico in atto. Rimane come sempre l'impossibilità di individuare shock geopolitici che potrebbero influire non solo localmente.

Trend economici divergenti

La crescita globale effettiva nel 2016 rispetto al 2015 rimane nelle previsioni di un trend di sviluppo positivo, nonostante i notevoli cambiamenti e rettifiche al ribasso viste negli ultimi mesi, a partire della prospettiva di debolezza in Cina, che hanno motivato la volatilità dei mercati nel periodo estivo. Le attese vedrebbero quindi un'espansione crescente, nonostante una stabilità negli Stati Uniti al 2,5% sia nel 2015 che nel 2016, un rallentamento modesto in Cina dal 6,9% al 6,6% del prossimo anno e una recessione in peggioramento in Brasile con una contrazione addirittura del 3%; si deve sottolineare che questi tre paesi insieme rappresentano circa il 40% del PIL mondiale su base PPP. A sostenere quindi l'accelerazione sono le altre regioni del mondo, con il miglioramento nel 2016 di Area Euro, Giappone, India e Russia.

Usa e Cina: le due maggiori economie sotto trend

Secondo questa visione vengono meno la preoccupazioni di un "hard landing" (brusco atterraggio) in Cina o l'inizio di una recessione negli Stati Uniti, fattori che trascinerebbero al ribasso anche le altre aree sviluppate e non. Nel caso cinese la debolezza delle esportazioni e della produzione dovrebbe continuare a trovare un supporto nella transizione verso una economia più orientata ai consumi interni e basata sui servizi; questo riequilibrio mostrerà ancora una crescita ad un passo meno veloce. Le autorità cinesi hanno comunque a disposizione ulteriormente incentivi per facilitare questo processo e impedire una decelerazione troppo rapida. Per gli Stati Uniti, il dollaro forte si sta dimostrando un fattore critico su industria ed esportazioni ma, come per la Cina, consumi e servizi stanno reagendo positivamente lasciando spazio al processo di espansione: la recessione è quindi rimandata al futuro.

Economie emergenti al traino delle sviluppate

Nei paesi emergenti è attesa una leggera ripresa della crescita, ma tra i grandi paesi, al momento solo l'India potrà sperimentare una crescita superiore al tasso tendenziale. In media, le economie emergenti stanno crescendo di circa 0,70% in meno alla loro media storica; i due terzi attualmente presentano l'ampliarsi dell'output gap (differenza tra quando prodotto e la produzione potenziale) e un PIL reale inferiore al potenziale. Al contrario, gli output gap si stanno chiudendo ad un ritmo più rapido nelle grandi economie sviluppate; Stati Uniti, Area Euro e Giappone si mostrano in crescita sopra trend per quest'anno ed il prossimo. A differenza del periodo immediatamente successivo alla crisi finanziaria, quando le economie emergenti hanno dimostrato il maggior contributo alla crescita, ora sono le economie sviluppate a sostenere la crescita globale.

30 novembre 2015

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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