L'economia cinese preoccupa Trump
Pubblicato il 30.09.2016
Il candidato alla presidenza repubblicano Donald Trump vede nel modello economico cinese un'insidia alle economie sviluppate attraverso una politica valutaria volta a mantenere uno Yuan sottovalutato ed estremamente competitivo. Il faccia a faccia nel dibattito presidenziale statunitense tra Hillary Clinton e Donald Trump ha visto tra i temi della discussione anche la concorrenza commerciale imposta dalla Cina. La contrapposizione politica di Trump, in cerca ragioni capaci di contrastare le scelte della precedente gestione, sceglie l'attacco agli accordi che Obama ha costruito nel tempo con le autorità cinesi. In realtà è proprio quanto il governo cinese sta portando avanti con le sue riforme strutturali a sostenere il passo di crescita con al centro l'obiettivo del passaggio da economia esportatrice ad una più orientata a consumi interni e servizi. I dati di crescita infatti sembrano dare ragione a questa scelta a seguito della recessione che ha toccato in modo diverso tutte le aree sviluppate.
Passo costante come dimostrano le indicazioni macro positive
I recenti dati mensili sul mese di agosto vedono la produzione industriale cinese salire al 6,3% su base annua (6,0% precedente), vendite al dettaglio a +10,6% (10,2%), investimenti invariati: Fixed asset investment a + 8,1% e investimenti privati a +2,1% da inizio anno. Gli economisti stanno comunque rivedendo le prospettive di sviluppo; dopo il +6,7% del primo e secondo trimestre, le attese sono per dati meno brillanti in questa seconda parte dell'anno portando ad un +6,4% la crescita sull'intero 2016. A medio termine gli economisti si dicono ancora più prudenti con tassi di crescita del GDP nel 2017 a + 6% e nel 2018 a + 5,8%. Tra i punti di attenzione gli analisti finanziari sottolineano la poca trasparenza sui dati dei NPL (non performing loans), ovvero i crediti inesigibili in pancia al sistema finanziario, che secondo la stima del FMI sarebbe del 15,5% del totale finanziato comprendendo prestiti i cui mutuatari non hanno sufficiente reddito per coprirne il pagamento delle future rate.
Nuovi punti di equilibrio per la valuta cinese Yuan
Sul rapporto di cambio della valuta cinese CNY, le attese rimangono per un trend di graduale indebolimento nei confronti di un dollaro guidato dal possibile restringimento monetario. I rendimenti più elevati negli Stati Uniti incoraggerebbero le imprese cinesi a rimborsare il loro debito estero, mentre gli investitori cinesi sarebbero attratti da investimenti esteri, anche per un rallentamento dell'economia cinese. Queste aspettative lascerebbero aperto un rilancio della domanda di dollari rispetto ad una offerta di Yuan: un riallineamento necessario visto che secondo le correnti analisi la valuta cinese risulta sopravvalutata rispetto al dollaro. Una visione diversa sarebbe proiettata nei prossimi anni dove gli analisti si aspettano un modesto apprezzamento della moneta cinese rispetto al dollaro.
30 settembre 2016
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.