L'India rincorre e supera la Cina

Pubblicato il 05.03.2015

L'India rincorre e supera la Cina

Indonesia, Cina e India tagliano i tassi

Dopo Indonesia e Cina anche l'India riduce nuovamente il tasso di interesse del mercato dei capitali. C'è stata una certa sorpresa per la decisione della Royal Bank of India (RBI) in quanto si pensava che questo intervento arrivasse nella successiva riunione del 7 aprile prossimo. Secondo gli analisti il processo di riduzione proseguirà ancora nel 2015, anche se l'intensità dell'espansione monetaria sarà legata al tasso di inflazione che in questi mesi si è molto ridotto beneficiando in primis del calo dell'energia.

Il mercato finanziario indiano

Gli operatori finanziari sono ottimisti sia per le stime dei dati economici che sulle riforme che il governo di Narendra Modi ha messo in agenda. L'indice azionario indiano Sensex in poco più di diciotto mesi è passato da 18000 punti agli attuali 29341 con una performance del 63%. Le prospettive a medio termine rimangono tuttora rosee; gli analisti sottolineano che la seconda economia più popolata al mondo dopo la Cina, stia infatti beneficiando del calo delle materie prime e della contrazione del Fiscal Deficit. I lavori sulle infrastrutture sono avviati e gli utili aziendali sono attesi in crescita nonostante il lieve innalzamento della pressione fiscale; il governo prevede un tasso di crescita del GDP nel 2015 intorno al 7,4%, in miglioramento rispetto al 6,9% del 2014.

La Cina è prudente sulla crescita

All'India fa eco la Cina che in questi giorni è impegnata nell'Assemblea Nazionale del Popolo; il target di crescita del GDP dichiarato dal primo ministro Li Keqiang per il 2015 è stimato ‘intorno' al 7% con un tasso di inflazione al 3%. Il dato è il più basso dal 1990, anche se da tempo si è introdotto il concetto di "New Normal" da parte degli analisti, ovvero un tasso di sostenibilità a medio termine inferiore al trend storico, ma utile ad evitare shock di breve termine. In questa situazione il tasso di crescita economica indiana sembra poter superare quello cinese. Da questo punto di vista si ritiene che la PBoC, la banca centrale cinese, proseguirà nell'espansione monetaria mentre le valute dei due paesi continueranno a perdere terreno nei confronti del dollaro Usa, che guarda invece al prossimo ritorno della politica restrittiva.

Valutazioni degli indici di borsa

Dal punto di vista delle valutazioni degli indici azionari, secondo i dati di Bloomberg, il multiplo P/E (prezzo/utili) dell'indice indiano Sensex risulta più caro dello Shanghai Shenzhen CSI300 cinese, che rispettivamente sono a 20,7x il primo e 15,4x il secondo. Ancora più interessante risulterebbe l'indice Hang Seng di Hong Kong che viene scambiato ad un P/E di 10,1x, anche se permangono tensioni politiche locali. Per avere conferma dell'avvenuto sorpasso nelle crescita economica tra i due più grandi paesi asiatici dovremo aspettare almeno i dati del primo trimestre dell'anno e individuare le prossime strategie che i rispettivi governi intraprenderanno.

Tutti gli articoli
Le opinioni espresse riflettono unicamente il punto di vista dell'autore. Qualora i contenuti di questo Blog facessero riferimento a prodotti o servizi finanziari si invitano gli utenti prima dell'adesione a leggere attentamente prospetti e documentazione sul sito www.investmentrunner.it e delle case di investimento a cui i prodotti siano riferibili.
Il valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Investment Runner ti aiuta a investire meglio