La rotazione settoriale segue il ciclo economico

Pubblicato il 28.06.2018

La rotazione settoriale segue il ciclo economico

Che la fase matura di un ciclo economico comporti una serie di riflessioni sulla composizione ideale dei portafogli finanziari è tema noto. Nella realtà, questo ultimo ciclo ci ha imposto di confrontarci con importanti novità tali da presentare uno scenario costantemente incerto, soprattutto a causa di segnali poco coerenti con il classico passaggio dalla fase di crescita - surriscaldamento verso quella recessiva, tra questi in primis un'inflazione sotto target in molte regioni, ed indicatori geopolitici difficili da prevedere, come ad esempio l'avvento di una guerra commerciale. Questi segnali sembrano quindi non indicare un cambiamento a breve nonostante il protrarsi di un ciclo ormai decennale e comunque in buona crescita. Anche la politica monetaria delle banche centrali sembra seguire questo corso di restringimento progressivo ‘controllato'.

Stati Uniti avviati ad una fase matura

La gestione di portafoglio con atteggiamento prudente sembra comunque essere la via prevalente indicata dai gestori di portafoglio americani che vedono negli Stati Uniti i possibili apripista di un contagio recessivo più ampio, dato il posizionamento maturo del ciclo economico. La chiusura protezionistica, che almeno di facciata il presidente Trump continua a perseguire su tutti i fronti multilaterali ed in ogni confronto politico, tiene alta la fiducia domestica compensando i rialzi dei tassi della banca centrale FED. Gli studi economici più recenti hanno comunque identificato nel 2020 l'anno di potenziale inizio di una recessione negli Stati Uniti e per questo motivo sono in aumento le indicazioni su un posizionamento settoriale più difensivo dei portafogli finanziari. 

Analisi tra settori Difensivi e Ciclici

Dalle analisi quantitative è possibile, sul modello del ‘sector clock', identificare settori e sub-settori classificandoli tra Value e Growth, e Cyclical e Defensive, in relazione alla fase del ciclo economico e finanziario. I parametri vedono l'utilizzo dei classici rapporti di P/BV (price to book value), P/CF (price to cash flow), DY (dividend yield) e dei Leading Indicator (leading economic indicator) per la crescita economica e i rendimenti obbligazionari di breve termine per la politica monetaria (espansiva o restrittiva). Conferme e sorprese completano i diversi panieri; mentre si confermano difensivi i settori Energy, Health Care, Food and Beverage e Utilities e ciclici quelli della Tecnologia, Servizi commerciali e Industriali, le novità riguardano soprattutto i sub-settori dove sono in corso importanti cambiamenti.

Il ruolo importante dei sub-settori

Gli analisti ad esempio stanno cercando di capire se un titolo importante come Amazon può rappresentare una società del settore Tecnologico o è divenuto parte integrante dei Consumer Staple visto la sua vocazione di servizio ‘allargato' al consumatore, soprattutto dopo l'acquisizione di Whole Foods Market, e la rapida scalata tra i maggiori retailer mondiali. Anche il settore Health Care (servizi sanitari) dove vanno distinti i sub-settori della distribuzione di farmaci, rispetto alla diagnostica, alla chimica farmaceutica, alla biotecnologia e Life Sciences Tools & Services. In un portafoglio difensivo è meglio optare per società che hanno consolidato un preciso servizio sanitario (ad esempio i laboratori di analisi dove i prezzi sono ormai consolidati), rispetto alla ricerca di nuove molecole e biotecnologia con risultati più a rischio e soggetti alla volatilità del mercato. In una fase complessa come quella di fine ciclo meglio affidarsi a modelli difensivi di gestione attiva.

28 giugno 2018

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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