Listini USA indifferenti allo scontro elettorale
Pubblicato il 22.01.2020
Mentre a Washington è iniziata al Senato la discussione sull'impeachment a suo carico, il Presidente Donald Trump si è recato al World Economic Forum di Davos per ribadire la forza dell'economia statunitense a seguito delle riforme fiscali e di semplificazione della sua amministrazione. I listini azionari da inizio d'anno presentano un quadro di forte crescita; gli strategist di portafoglio hanno nuovamente confermato la view positiva sugli indici statunitensi, mentre alcuni ne hanno addirittura suggerito un aumento della posizione. La pubblicazione dei primi report - earning season sul quarto trimestre 2019, che rappresentano il 10% dell'indice S&P500, ha confermato utili sopra le attese per il 75% delle società, a confutare un processo di ripresa dei ricavi per l'economia americana. Inoltre, gli operatori di mercato si sono dimostrati ‘impermeabili' a qualsiasi notizia esterna, vedi le recenti tensioni militari in Medio Oriente e Nord Africa, se non per i positivi effetti dell'accordo ‘Fase Uno' con la Cina. In alcuni casi il rialzo del prezzo del petrolio è divenuto un fattore positivo per le società energetiche statunitensi.
Chi vincerà le elezioni Usa?
Dietro a questa positività si nasconde comunque il dubbio di quanto la campagna elettorale americana potrà incidere sull'andamento dei mercati finanziari nei mesi a venire, e chi sarà il futuro Presidente degli Stati Uniti dopo il 3 novembre. I gestori di portafoglio sottolineano la necessità di un chiaro confronto tra i programmi politici di democratici e repubblicani, e soprattutto della voce dei candidati finali. La statistica indica che la rielezione di Trump sia più probabile rispetto ad un candidato democratico, principalmente per il fatto che storicamente la mancata rielezione si è verificata solo quando l'economia è caduta in recessione. Infatti sebbene non sia chiaro quanto l'impeachment sostenuto dai democratici di Nancy Pelosi, e di fatto già avallato dalla Camera con l'approvazione della ‘richiesta di stato di accusa' per Donald Trump per abuso di potere e interessi personali, i recenti sondaggi rimangono a favore dell'attuale Presidente. La parola passa ora al Senato americano, con maggioranza repubblicana, per vagliare le prove e chiudere il processo di impeachment, discussione attualmente in corso.
Gli sfidanti ‘pericolosi'
Se nella realtà dei fatti la maggior parte degli operatori finanziari offre uno scenario di riconferma di Trump, i democratici sono pronti ad una lunga battaglia, mettendo in campo figure più o meno note della politica anche con qualche sorpresa, vedi la discesa in campo di Michael Bloomberg. Gli analisti sottolineano un aumento della cautela qualora uno tra i due candidati democratici, Elizabeth Warren e Bernie Sanders, fosse nominato e arrivasse alla presidenza. I mercati finanziari probabilmente reagirebbero in modo negativo a causa delle alte probabilità di un cambiamento di rotta sulle agevolazioni fiscali introdotte da Trump e una maggiore regolamentazione pubblica dei servizi. Da un punto di vista internazionale verrebbero invece attenuati i contrasti commerciali con il venir meno dell'atteggiamento scontroso del Presidente americano verso accordi multilaterali, tema di cui Trump ha fatto la sua battaglia personale. Saranno proprio i mesi estivi ad essere quindi il periodo di maggior attenzione sulle probabilità di successo di un candidato o l'altro; per ora tutto sembra ancora troppo lontano.
22 gennaio 2020
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.