Lowflation, una chiamata per i Dividendi societari
Pubblicato il 04.02.2015
La voce Lowflation è forse poco nota, ma è uno dei termini coniati dal concetto di inflazione, in inglese inflation. Tra gli anni '60 e '80 quando l'espansione monetaria ha iniziato ad essere al centro delle preoccupazioni degli investitori sono nati alcuni nomi derivanti dal termine inflazione: deflazione, disinflazione, stagflazione (deflation, disinflation, stagflation). Nell'interpretazione di oggi, Lowflation è la combinazione abbreviata di due parole inglesi Low e Inflation ovvero bassa inflazione, un termine che idealmente presenta una situazione ideale per lo sviluppo economico, ma che a volte sottintende il passaggio alla deflazione, ovvero la caduta dei prezzi, sentore di una economia fragile.
Lo scenario monetario
E' stata ormai definita "the battle against lowflation" ovvero la battaglia contro la bassa inflazione; il ribasso dei prezzi petroliferi e delle materie prime ha impattato in modo allargato sui prezzi al consumo producendo una caduta a cascata dell'inflazione, nondimeno mettendo in allarme il sistema economico globale per un nuovo rischio deflazione, tema balzato all'evidenza durante la crisi finanziaria del 2008 - 09.
Oltre alla BCE, altre nove banche hanno adottato nelle ultime settimane interventi di politiche monetaria espansivi! La risposta a questo scenario è stata la rincorsa all'acquisto di obbligazioni a lungo termine, senza nemmeno troppo guardare al rendimento; il paniere di titoli di stato decennali di quattro paesi importanti, Usa UK Giappone e Germania, ha un rendimento medio sotto l'uno per cento, con Bund e JGB intorno a 0,3%, e UST e Gilt tra 1,4% e 1,65%.
Come investire la liquidità
La situazione sta per divenire particolarmente complicata per l'investimento di nuova liquidità; la prospettiva di una conclusione della "repressione finanziaria", ovvero di rendimenti reali negativi, prospettata addirittura un anno fa con l'annuncio del ‘tapering' della Fed e l'inizio di una fase di rialzo dei tassi di interesse è stata al momento accantonata.
Il suggerimento
Gli Strategist rimangono invece positivi sui dividendi delle azioni europee avvalorati da buoni bilanci societari. E' infatti interessante notare che il rendimento da dividendi del 2,65% (MSCI Europe Dividend Yield), nonostante risulti sotto la media storica trentennale del 2,95%, sia di ben 175bps sopra il rendimento obbligazionario delle medesime aziende.
Il suggerimento degli analisti è quello di non soffermarsi solo alle azioni dei classici settori difensivi quali Consumer Staples, Healthcare, Telecoms e Utilities, ritenuti abbastanza cari, ma di valutare una rosa più ampia di settori dove le opportunità da dividendo risultano ancora interessanti (ad esempio: Diversified Financials, Banks, Autos, Luxury e Capital Goods); in questo caso un ulteriore vantaggio potrebbe essere offerto dallo stock picking, ovvero della scelta di alcuni titoli attraverso un gestore specializzato.
Il valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.