Nuovo lockdown in Cina

Pubblicato il 07.04.2022

Nuovo lockdown in Cina

Torna in Cina il problema del Coronavirus e un nuovo lockdown a Shanghai dopo due anni dal primo; la città rimarrà bloccata in due fasi nell'arco di nove giorni mentre le autorità eseguiranno test a tappeto per individuare le sacche di infezione da Covid. Il più importante centro economico del paese ha combattuto la nuova ondata di infezioni per quasi un mese, ma ora le autorità hanno deciso per un intervento stringente prima che la città di circa 25 milioni di abitanti destabilizzi l'intera economia. Il blocco sarà suddiviso in due aree, prima la parte orientale della città e poi quella occidentale per complessivi 10 giorni. Il mercato finanziario rimane pertanto all'interno di un periodo di estrema volatilità sulla scia di importanti cambiamenti a livello locale del processo decisionale, ma anche di un obiettivo di crescita economica del 5,5%, il più lento dal 1990, esclusa la pandemia. A fine anno la Cina si troverà ad affrontare una transizione di leadership storica, pronta a confermare Xi Jinping come capo di stato per un terzo mandato, situazione senza precedenti.

Contesto economico

Dopo il rimbalzo dalla pandemia dello scorso anno, era prevista una decelerazione nel 2022, ma la crisi nell'Unione Europea, che rappresenta il 15% delle esportazioni cinesi, sta mettendo pressione alla crescita economica cinese. Inoltre, come altri importanti importatori di risorse, la Cina ha subito il contraccolpo dei prezzi di energia, cereali e metalli. Gli analisti aggiungono a questo contesto altre sfide di politica interna, coronavirus, immobiliare e regolamentazione. I nuovi casi di Coronavirus in Cina hanno raggiunto i livelli più alti dall'epidemia iniziale, raggiungendo il picco la scorsa settimana oltre 4.000 al giorno. Oltre a Shanghai le autorità locali hanno imposto lockdown più o meno parziali in almeno 70 città con la politica zero-covid mirata principalmente a garantire una epidemia contenuta in previsione del 20° Congresso del Partito nel quarto trimestre 2022.  Per il settore immobiliare è previsto un momento di riflessione dopo il boom degli ultimi decenni e un patrimonio immobiliare maturo che si scontra con forze opposte: una demografia più anziana con l'invecchiamento della popolazione, un rallentamento nella riallocazione del lavoro dalle aree rurali a quelle urbane, e misure di inasprimento delle politiche rivolte ai big di settore per vincoli alla leva per sviluppatori e acquirenti di case. Per le imprese più a rischio, il governo sembra impegnato a garantirne una liquidazione ordinata per ridurne il rischio di contagio per l'economia in generale. In termini di contesto normativo le iniziative statali hanno impattato il settore tecnologico, la vendita al dettaglio online, media digitali e consegna del cibo. L'obiettivo regolamentare seppur con diversi avvisi ha riorientato le autorità sulla legittimità della centrale governo, la stabilità sociale e la cosiddetta ‘prosperità comune'.

USA Cina sui titoli tecnologici

In una recente dichiarazione le autorità di Pechino hanno rivisto le leggi sulla segretezza degli audit per impedire che circa 270 società cinesi siano cancellate dalle borse statunitensi, una significativa concessione alle pressioni statunitensi. La China Securities Regulatory Commission (CSRC), il principale organismo di vigilanza finanziaria di Pechino, ha dichiarato che provvederà a cambiare le leggi sulla riservatezza che impediscono alle sue società quotate all'estero di fornire informazioni finanziarie sensibili alle autorità di regolamentazione straniere, indicando che le attuali regole, aggiornate nel 2009, sono diventate obsolete. Insomma un'apertura significativa, mai fatta da Pechino, atta ad impedire che le società cinesi quotate a New York vengano delistate nel 2024. Infatti la SEC, Securities and Exchange Commission statunitense, aveva già affermato che le più grandi società cinesi, tra cui Baidu e Yum China, avevano tre anni per fornire documenti di audit dettagliati, provocando una forte svendita delle loro azioni. Le società cinesi quotate negli Stati Uniti mostrano una capitalizzazione di mercato di oltre $ 2 trilioni; l'indice Nasdaq Golden Dragon China, che replica le azioni cinesi blue-chip, ha perso più del 50% del suo valore nell'ultimo anno.

Mercato finanziario cinese

In questo insieme di informazioni e la minaccia di delisting dalle borse statunitensi, si è avuto un importante declassamento del mercato azionario cinese, sebbene il selloff non sia risultato uniforme, né per settore né per mercato di scambio. Il settori più orientati al digitale, Information Technology, Consumer Discretionary e i servizi di comunicazione hanno guidato il discesa con le azioni quotate al di fuori delle borse locali particolarmente colpite; le azioni quotate solo in Cina, al contrario, hanno avuto risultati migliori. Lo Shanghai Composite Index onshore, che è anche il più diversificato per settore, ha registrato un calo limitato dai massimi dello scorso anno a -17%, mentre il Nasdaq Golden Dragon China Index, che include solo società quotate negli Stati Uniti e detiene l'85% della sua capitalizzazione di mercato in tecnologia, beni voluttuari e comunicazione servizi, ha registrato in un anno il calo del 52,5%. Recentemente gli investitori hanno goduto di un ritorno di flussi di investimento sulle Azioni cinesi con livelli estremamente depressi; ma come si è potuto notare potrebbero essere necessarie misure concrete di sostegno politico prima che il mercato in generale possa continuare a crescere su base sostenuta. In termini di valutazioni P/E fwd12m il MSCI China si posiziona a 8,7x, meno della metà del MSCI Usa a 19,4x e ampiamente sotto MSCI World AC a 16x. Le prospettive vedono importanti obiettivi da perseguire come aumentare la quota a valore aggiunto del GDP nelle industrie digitali dall'8% al 10%, con crescita della spesa in ricerca e sviluppo annuale di oltre il 7%, raddoppiare il numero dei brevetti ad alto valore da sei a 12 per ogni 10.000 abitanti e diminuire l'intensità del carbonio. Nonostante le recenti turbolenze gli analisti restano convinti che le azioni cinesi sosterranno la crescita nel settore correlato in un orizzonte se non immediato magari di medio termine.

7 aprile 2022

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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