Outlook 2016 – Prospettive per i Mercati Finanziari

Pubblicato il 18.01.2016

Outlook 2016 – Prospettive per i Mercati Finanziari

Un resoconto senza grandi sorprese

Il 2015 si è chiuso con ritorni molto differenziati sia per i listini azionari che per quelli obbligazionari. Positivi i mercati azionari sviluppati di Europa e Giappone, mentre gli indici statunitensi rimangono sostanzialmente invariati. L'indice azionario globale MSCI in valuta locale nelle aree sviluppate chiude l'anno con +0,15%, mentre l'indice obbligazionario governativo globale Citigroup WGBI in Euro ha fornito ancora una volta una ottima performance di +7,04%.

Le prospettive economiche per il 2016 sono positive

La situazione prospettica trova oggi l'opinione prevalente degli economisti convergere su un trend di sviluppo macroeconomico in ulteriore leggero recupero: la crescita del PIL globale è stimata in miglioramento dal +3% del 2015 ad un tasso di espansione di +3,3% nel 2016. Lo scenario di base per il 2016 rimane quindi focalizzato su: punto uno, regime monetario condizionato dal mantenimento di bassi tassi di interesse e contenuti elementi di rischio a livello inflattivo; un secondo punto l'ampliamento del differenziale tra le politiche monetarie della banca centrale statunitense FED, in regime di aumento dei tassi di interesse, rispetto alla politica espansiva delle Banche Centrali Europea e del Giappone. La visione di un ciclo maturo statunitense sposta quindi la strategia di investimento verso attività sempre più conservative in previsione di una recessione che seppur lontana rimane comunque la prossima fase del ciclo economico.

Situazione complessa per gli investitori

Dal punto di vista finanziario l'analisi vede un ritorno atteso limitato, se non negativo, sugli asset obbligazionari e azionari. La difficoltà di trovare un adeguato ritorno si scontra con la variabilità nella misura del rischio. Secondo la nostra analisi questo movimento ha creato la "Trappola del Ritorno Atteso" ovvero un aumento dei budget di rischio per rincorrere un minimo ritorno ed evitare la "repressione finanziaria"; un errore che potrebbe dimostrarsi imperdonabile.

Utilizzo di strategie più focalizzate sugli obiettivi

I consulenti di portafoglio stanno suggerendo la detenzione di una maggiore liquidità nei portafogli dei clienti con un duplice obiettivo: a) rendere il cliente sereno su una posizione di rischio più limitata rispetto agli anni scorsi, e b) tenere aperte finestre di opportunità di investimento. Le strategie consigliate sulle parte obbligazionaria, di tipo flessibile, vedono un netto aumento delle posizione legate alle Liquidity Alternative Solutions ovvero strategie alternative alla liquidità con bassi tassi di rischio in modo da evitare la volatilità dei mercati.

Meno legati alla volatilità degli indici finanziari

Nel passaggio verso una minore dipendenza dal ‘Beta' di mercato (ovvero dalla correlazione diretta con l'indice di mercato), le strategie Alpha Strategy, Absolute Return e Long Short Equity e Bond rimangono i punti chiave degli investimenti in una logica di rischio controllato nella capacità del gestore di estrarre valore dalle differenti valutazioni e dalla volatilità. La scelta sulle posizioni del mercato azionario è comunque confermata da una rigorosa scelta di società capaci di aumentare i loro dividendi.

Nel 2016 dobbiamo attenderci un aumento della volatilità conseguente alla variabilità dei flussi di investimento e alla politica della FED; questo favorirà un utilizzo opportunistico della liquidità e delle classe di attivo ad essa affine.

18 gennaio 2016

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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