Outlook Terzo Trimestre 2015

Pubblicato il 15.07.2015

Outlook Terzo Trimestre 2015

Prospettive macroeconomiche: Usa e Area Euro

Negli Stati Uniti l'effetto di un mercato del lavoro in continua crescita mantiene buone prospettive per i consumi: i dati più recenti indicano una discesa del tasso di disoccupazione al 5,3%. Dopo i dati macro deludenti del primo trimestre, il PIL statunitense aveva registrato un calo dello 0,2%, le stime vedono tornare una crescita in recupero come peraltro successo lo scorso anno, ovvero intorno al 2,5% per l'intero 2015. L'Area Euro persiste nel ‘ritardo' anche se arrivano segnali di ripresa a valorizzare l'importante lavoro svolto dalla banca centrale BCE e dai singoli governi; le stime di crescita aggiornate dei principali paesi europei per il 2015 risulterebbero: Germania +1,6%, Francia +1,2%, l'Italia +0,8%, Spagna + 3,3% e UK + 2,5%.

Asia e Cina in buona tenuta

Uno dei temi di riflessione nell'area asiatica è la prospettiva di crescita della Cina; i segnali rimangono mutevoli anche se dalle parole del governo la linea di programma economico vede un'espansione in sintonia alle riforme per il rilancio di consumi e servizi. Le prospettive cinesi rimangono comunque legate alla possibilità di un rigoroso sostegno della banca centrale PBoC e dagli orientamenti fiscali del governo; le previsioni per il 2015 rimangono orientate ad una crescita del PIL cinese indicata all'intorno del 7%. Bene in generale l'area asiatica che si conferma in buona espansione guidata dall'India (stime 2015 per l'India GDP +7,5%).

Visione economica globale

Nel complesso, il quadro si mantiene in un trend macroeconomico globale positivo, anche se l'espansione rimane moderata e sotto trend. Gli economisti hanno trovato opportuno una revisione delle stime di espansione per l'anno in corso. L'attuale aggiornamento per il 2015 vede il PIL globale a +3,3%, rispetto al 3,7% previsto ad inizio anno, mentre per il 2016 la previsione si posizione al 3,9%. Il tono della revisione sembra dettato dalla visione troppo positiva nelle previsioni pubblicate a fine anno scorso.

Politiche monetarie

Lo scenario attuale ha messo in luce un modo differenziato di intervento delle banche centrali a sostegno delle politiche economiche regionali che viaggiano a velocità diverse. Risolti gli obiettivi della crisi finanziaria globale ora sono in pieno vigore le attenzioni verso ogni singola area economica. In sintesi ci troviamo in forte espansione monetaria ‘non convenzionale' sia in Giappone che nell'Area Euro con la progressione delle operazioni di acquisto di titoli nell'ambito delle rispettive operazioni di Quantitative Easing. Una politica espansiva convenzionale in Cina, con taglio dei tassi di interesse e riduzione delle riserve obbligatorie al sistema bancario e all'opposto un piano di restrizione monetaria che la banca centrale statunitense FED ha in programma per i prossimi trimestri negli Usa.

Mercati finanziari e strategie di investimento

I gestori dei portafogli di investimento rimangono vincolati a tre temi centrali ovvero quello di una crescita economica globale in moderata ripresa e sotto trend, il nuovo scenario di politica monetaria con le diverse decisioni delle più importanti banche centrali, ed infine l'andamento degli indici azionari in rapporto alla crescita dei profitti aziendali.

Le considerazioni invece a breve termine riguardano: l'andamento ondivago dei mercati obbligazionari e dei ‘credit spread', i prossimi dati degli utili nella Earnings Season trimestrale, la politica monetaria in Cina e in generale in Asia, e l'evoluzione geopolitica nelle aree mediorientali, in Russia e nel Nord Africa.

E' possibile sostenere che l'accordo tra Grecia, le istituzioni europee ed il Fondo Monetario Internazionale possa concludere il periodo incerto che aveva portato ad una impennata la volatilità nell'area Euro? Quali sono ancora i temi ‘caldi' dei prossimi mesi su cui i gestori dovranno porre la loro attenzione?

Sul tema della volatilità in Europa è ovvio che l'accordo ha fatto rientrare il dubbio di una Grexit, con impatti non stimabili sul conto dell'Euro. Il programma di incontri ed approvazioni da parte delle istituzioni locali è ampio e complesso, ma è ragionevole pensare che l'accordo possa essere ratificato con la proroga delle scadenze in capo al governo greco e l'erogazione degli aiuti concordati.

Rimane invece tutto da definire il tema delle previsioni di espansione economica di Area Euro e Giappone sotto l'effetto della politica monetaria e fiscale espansiva. Il tema dell'intervento della Fed per il rialzo dei tassi di interesse resta un altro punto di attenzione dei gestori di portafoglio. I recenti sondaggi insistono su un approccio della FED comunque "cauto" in un clima di assenza di preoccupazioni sui tassi di inflazione.

Portafogli di investimento

Sui portafogli obbligazionari, sebbene sia atteso un rimbalzo delle quotazioni, rimane comunque difficile ipotizzare importanti ritorni a medio termine sui titoli obbligazionari i cui rendimenti rimangono sulla parte bassa del range storico. Gli acquisti di titoli forniti dal Quantitative Easing della banche centrali offrono comunque un supporto, in particolare per i titoli dell'Europeriferia. Si tenga presente che qualora la politica della BCE, indirizzata a far crescere economia ed inflazione, dovesse manifestare un effettivo risultato positivo l'effetto sui portafogli potrebbe mettere in evidenza una serie di perdite di valore a fronte di una normalizzazione dei rendimenti verso la media storica di rendimento.

Sui portafogli azionari i gestori rimangono su una posizione neutrale: dopo le prese di profitto su alcuni listini europei ed asiatici molto positivi, messe in atto per capitalizzare le ottime performance dei primi cinque mesi dell'anno, si evidenzia un ritrovato flusso di investimento in particolare su mercati sviluppati e listini emergenti asiatici. La revisione del portafoglio rimarrà comunque vincolata alla capacità delle società quotate di aumentare la propria profittabilità. La selezione delle società (cosiddetto stock picking) diviene oggi il punto di differenza per ottenere performance in un mercato azionario globale che ha molto guadagnato negli ultimi anni; visione ancora positiva sui big tecnologici negli Usa.

Corrado CaironiInvestment Strategist di R&CA

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