Rally da Bear Market

Pubblicato il 23.04.2020

Rally da Bear Market

In Europa i numeri in declino deIl'infezione da Covid-19 sostengono il progetto di graduale riapertura delle attività commerciali e dell'indotto produttivo cosiddetta Fase2: una prospettiva che incoraggia alla normalizzazione e che evidenzia la repressione del virus. Ora si devono comunque fare i conti con i "danni lasciati dalla pandemia": il punto critico sarà la lenta ripresa dei consumi: la chiusura dei centri commerciali ha in molta parte lasciato i magazzini stipati di merci. E' chiaro che il ‘Mismatching tra offerta e domanda' sta consegnando un netto segnale di disequilibrio con la produzione che riparte velocemente, o non si è mai fermata, mentre i consumatori sono ancora rintanati in casa e concentrati sull'essenziale.

Eccesso di produzione

L'esempio più eclatante è stato il rollover dei future sul petrolio WTI negli Usa, rinnovo dei contratti in scadenza a maggio, che ha visto prezzi negativi (-37,63$b) a causa della maggiorazione dei costi di consegna di greggio in eccesso, da stivare, a fronte di infrastrutture quasi sature. Il consumo di carburanti negli Stati Uniti ha subito un tracollo ormai da settimane con il fermo di trasporti, voli aerei e spostamenti in auto. Impensabile pensare che il costo negativo della materia prima si traduca sul cliente finale con un pieno di benzina gratis e anche un biglietto da 10$, ma è evidente che serviranno misure adeguate prima di un equilibrio. Intanto per agevolare una veloce soluzione al problema il presidente Donald Trump ha disposto un aumento straordinario delle scorte strategiche di petrolio.

Dati su Fiducia e Mercato del Lavoro

L'economia sta registrando una tra le cadute più gravi nelle attività economiche e nell'occupazione mai registrate, a causa delle misure adottate a contenere l'epidemia di Coronavirus; secondo i dati provvisori dell'indagine sui Direttori Acquisti - Flash IHS Markit Eurozone Composite PMI – l'indice nell'area Euro è precipitato in aprile al minimo storico di 13,5 punti (29,7 a marzo), indicando il crollo mensile più grande mai registrato in oltre due decenni di dati del sondaggio. Le stime negative interessano anche i numeri sul mercato del lavoro: negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidio alla disoccupazione, che forniscono un indicatore settimanale puntuale sulle perdite di posti di lavoro, hanno segnato nella scorsa settimana +5,2 milioni di nuove richieste, per un totale in quattro settimane di oltre 22 milioni di lavoratori licenziati, ovvero il 13% circa della forza lavoro domestica registrata a marzo, la più alta percentuale tra i 152 milioni di partecipanti al sondaggio che misura il lavoro dipendente non agricolo; il prossimo dato di disoccupazione, che sarà rilasciato l'8 maggio, si prospetta di fatto molto gravoso per il governo americano.

Mercati finanziari

La recente ripresa nei mercati azionari, un rally da Bear Market con il recupero di oltre la metà delle perdite, sembra quindi pretendere un riesame dell'entità dei danni ancora tutti da verificare sull'economia globale. Sicuramente il rimbalzo di borsa è giustificato da dimensioni, portata e velocità degli interventi monetari senza precedenti delle Banche Centrali; d'altra parte, già dai dai dati consegnati in questi giorni, l'aumento delle implicazioni di un ‘fermo così esteso dell'economia' lascia intendere gravissime conseguenze economiche, con stime peggiori dell'ultima Grande Depressione. L'aspetto positivo, secondo gli analisti, è che dopo la generale caduta del PIL nel primo e secondo trimestre, il punto di minimo della recessione potrebbe verificarsi nel periodo estivo, in un tempo potenzialmente limitato, sebbene di forte entità e tra i più estremi della storia moderna. La costruzione e la gestione dei portafogli deve quindi valutare con attenzione prospettica le condizioni economiche, il rischio di un ulteriore indebolimento in attesa di un miglioramento, in un ciclo economico guidato da visioni contrapposte. Per avere una giusta visibilità sui livelli di valutazione dovremo aspettare le stime di crescita dei ricavi e dei profitti delle società quotate, soprattutto a livello settoriale.

Salute e ricchezza

La prova imposta dal Coronavirus ha scoperto una fase in cui l'importanza delle condizioni di salute delle persone sono centrali, e che salute e ricchezza risultano indissolubilmente legate. Le economie meglio preparate risulteranno non solo le più ricche, ma anche quelle capaci di offrire le migliori opportunità di investimento a lungo termine. L'esperienza attuale pone le infrastrutture della scienza della vita al centro del paradigma di sviluppo e di crescita del capitale umano, dove i vincitori saranno i leader nella biotecnologia, genomica, tele-medicina, diagnostica e farmaceutica, attività supportate dall'intelligenza artificiale e da tutti i servizi ad esse correlate. Infine, nell'ambito dell'allocazione patrimoniale globale, non dobbiamo sottovalutare le analisi delle dinamiche creditizie e della loro sostenibilità a lungo termine, dell'assegnazione di budget di rischio per ogni classe di attivo, alle prospettive settoriali oltre che geografiche, pur ottemperando alla corretta diversificazione di portafoglio.

23 aprile 2020

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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