Riavvio Economico in Cina

Pubblicato il 22.10.2020

Riavvio Economico in Cina

Mentre in Europa la situazione nelle attività produttive, servizi e vendite al pubblico vede un nuovo stop con il riaccendersi della pandemia, gli analisti finanziari si stanno concentrando su tre eventi politici ad impatto economico che riguarderanno i prossimi trimestri, ovvero la trattativa ancora in corso sulla Brexit tra Commissione Europea e governo britannico, l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 3 novembre prossimo, e in Cina, il quinto plenum del partito che si terrà dal 26 al 29 ottobre con precise indicazioni sul piano quinquennale 2021-2025. Concentrandoci sulla Cina, gli economisti avevano già preventivato un andamento della ripresa in una perfetta figura a V, dopo l'ondata da Coronavirus che aveva colpito l'economia del paese nella prima metà dell'anno. La situazione di crisi recessiva si è dimostrata profonda, ma alquanto anomala per la sua brevissima durata. L'economia cinese da inizio anno ha infatti avuto un andamento del GDP, in termini annualizzati, in caduta di -6,8% a fine marzo, +3,2% a fine giugno ed +4,9% a fine settembre: una ripartenza straordinaria se rapportata alle economie sviluppate. Anche il dato sulla disoccupazione, attualmente di 5,4%, si sta avvicinando ai livelli di fine 2019 del 5,2%. In rialzo la Produzione Industriale balzata a +6,9%, rispetto ad un dato atteso a +5,8%, ben supportata dall'export che a settembre è aumentato del 9,9%. Tra i dati macroeconomici importanti molto positivo il dato sulle vendite al dettaglio a +3,3%, dato atteso +1,8%, +0,5% il mese precedente.

Investimenti, spinge quello pubblico

Tornano in positivo gli Investimenti Fissi Lordi che riguardano le imprese (FAI) migliorati in modo significativo dai minimi di febbraio (-24,5%), con un +0,8% su base annua a 43,65 trilioni di CNY (circa 6.500 mld$) nei primi nove mesi del 2020, in linea con il consenso di mercato dopo la crisi pandemica. Gli investimenti pubblici sono aumentati più rapidamente al +4% (rispetto al 3,2% in gennaio-agosto), mentre gli investimenti privati sono diminuiti dell'1,5%. Gli investimenti nell'industria primaria (risorse naturali) sono aumentati del 14,5%, quelli nell'industria terziaria (servizi) del 2,3%, sostenuti da trasporti, industria postale, istruzione, assistenza sanitaria e sociale e attività ricreative e culturali. Gli investimenti nell'industria secondaria (produzione di beni) continuano a soffrire a -3,4%. Lo slancio della ripresa è stato sicuramente sostenuto dallo sforzo del governo di orientare l'attenzione politica sul nuovo modello di crescita della "doppia circolazione" con un focus sulla "circolazione interna" ovvero con una priorità al mercato interno. Le stime vedono le vendite al dettaglio in un trend di miglioramento, supportate da una minore incisività dell'epidemia, dalla ripresa delle scuole e dalla riapertura di negozi e servizi aperti al pubblico. Gli investimenti continueranno a mostrare una tendenza divergente con investimenti immobiliari e infrastrutturali a guidare la ripresa.

Prospettive e valutazioni del mercato azionario cinese

Nel complesso, poiché i fondamentali economici continuano a migliorare, ci aspettiamo che la fase di normalizzazione prosegua nell'attuale trimestre con numeri che potrebbero tornare al livello pre-COVID a fine anno. Nei prossimi giorni assisteremo all'evento tanto atteso dagli analisti ovvero la riunione annuale del Partito Comunista a Pechino nel quale il governo renderà noto il prossimo piano quinquennale della Cina. Sul tema del mercato finanziario, la visione degli strategist mantiene il mercato azionario cinese tra i più attraenti, nonostante da inizio anno l'indice Shanghai Composite presenti già una performance positiva di circa del 9% a 3315 punti. Dal punto di vista delle valutazioni il rapporto prezzo/utili P/E Fwd12m dell'indice MSCI China si attesta intorno a 15,2x, sicuramente superiore al dato di 12,2x di inizio anno, ma ritenuto ancora interessante in termini relativi: il MSCI All Country World è valutato a 16,4x. Alla crescita economica dovrebbe anche corrispondere un aumento della redditività societaria attesa per il 2020 stabile rispetto al 2019, ma in crescita del 19,7% per il prossimo anno. 

22 ottobre 2020

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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