Sostenibilità essenziale alla Ripresa
Pubblicato il 09.07.2020
La pandemia da Covid-19 ha gettato l'economia globale in una profonda recessione; le stime vedono un aumento dell'incertezza a fronte delle diverse misure di contenimento. Dopo un altro trimestre in pesante contrazione, i dati economici potrebbero manifestare un primo segnale di miglioramento nel secondo semestre di quest'anno, in attesa che l'economia globale possa iniziare un nuovo ciclo economico. Il fermo di molte attività ha comunque posto al centro temi consistenti su ‘cosa' si è rilevato inutile o dannoso nelle più recenti politiche di sviluppo, in che misura si potranno migliorare, e quanto sia ormai necessario cambiare da subito. Temi quali ‘smart working', video conferenze di gruppo, efficienza delle attività in remoto hanno posto dubbi sensati sul pendolarismo da lavoro, spazio e costi degli uffici, traffico nei grandi centri urbani per la corsa in orario al presidio della scrivania, attesa davanti agli uffici pubblici per procedure burocratiche risolte agevolmente con un semplice servizio digitale, stress da affollamento e ritardo dei servizi di trasporto pubblici e privati, ecc. Tutto sembra riportare in chiaro il tema della Sostenibilità che da tempo si continua a rimescolare tra i vari progetti, ma che in gran parte è rimasto insabbiato.
Ricetta affidata agli Economisti
La ricerca è comunque avanzata definendo finalmente un campo di studio in carico agli economisti con il compito di quantificare la Sostenibilità con riferimento alle dinamiche economiche, flussi di finanziamento/investimento, scelte politiche, obiettivi ecologici e formazione culturale, attività con l'obiettivo di focalizzare il ‘benessere' presente e futuro delle persone, la consapevolezza delle relazioni sociali analogiche e digitali in aree locali, aggregabili in multilivelli fino ad un sistema sovranazionale. L'indice di analisi prevalente vede principalmente l'intersezione del benessere, economico e sociale, con quello ecologico in qualità di fattori rilevanti a quantificare l'ammontare degli investimenti necessari ed il loro finanziamento. Sono almeno cinque le variabili di studio più esaurienti: emissioni di gas serra, rischi ecologici per capitale e lavoro, produzione e consumo energetico, qualità dell'aria, uso di acqua e superficie, variabili che ben si associano all'ecologia partondo dalla Sostenibilità nelle grandi città in una minore distorsione.
Parametri di studio
L'analisi ha portato nel tempo alla creazione di numerosi indicatori, come quello dell'Economist Intelligence Unit (The EIU) o del Siemens Institute per gli indici Green City, concentrandosi a vario titolo a livello locale su emissioni inquinanti, impatto energetico, qualità di aria ed acqua. I modelli esistenti confrontano in modo omogeneo aree metropolitane diverse, e distanti tra loro, con dati confrontabili, descrivendone caratteristiche e grado di Sostenibilità nel tempo. La distinzione di emissioni di anidride carbonica tra traffico privato e pubblico si completa con il tema di riscaldamento e raffreddamento dei blocchi residenziali, e di tutti gli altri edifici in base al loro utilizzo e consumo. Importanti nel confronto diventano i dati di emissione e consumo pro-capite, tenendo conto delle diverse tipologie di emettitori e utenti. Da qui nascono i progetti per ottimizzare il sistema di trasporto pubblico di una città rispetto alla dipendenza da veicoli privati, usati magari da una sola persona, e di incentivo al cambio di combustibile da riscaldamento. I temi economici entrano quindi nel merito della ‘qualità' di creazione del reddito pro-capite, di consumi e uso di servizi pubblici, e della loro efficienza: in primis quello sanitario, che recentemente ci ha trovati impreparati.
La spinta alla ricrescita
Se da un lato l'interesse crescente nel campo della Sostenibilità sembra derivare dalle minacce implicite di un collasso climatico, la politica oggi riconosce una valida motivazione nel ristrutturare modelli di produzione e servizi obsoleti ed inefficienti. In una fase recessiva ad alta disoccupazione, Ricerca e Sviluppo di attività capaci di lavorare per un modello rinnovato in nome della Sostenibilità, rappresentano oggi più mai una spinta ad investimenti sia del settore pubblico che privato. Al fine di soddisfare gli standard di sostenibilità delle disposizioni SDG 11 (Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite), gli Stati Uniti stimano interventi nelle aree metropolitane per circa 12.000 miliardi di dollari. Le previsioni di finanziamento mostrano, per tutti i settori coinvolti, una chiara necessità di associare risorse pubbliche ad iniziative private. In concreto risulterebbero necessari 3.300 miliardi$ per il settore energetico, di cui almeno 100 miliardi da investitori privati, 469 miliardi$ per il settore ferroviario, di cui 116 miliardi$ privati, e 6.800 miliardi$ per le arterie stradali, di cui 3.400 miliardi$ privati. Sono oltremodo necessari investimenti verso i settori ad alto grado tecnologico che mettano in gioco la preparazione delle giovani generazioni, che già per loro iniziativa stanno guardando con passione ai modelli di Sostenibilità ecologica senza limitarsi al riciclo e alla riduzione della plastica, ma si spingano verso aree di efficientamento per tutte le risorse del pianeta oltre alla prevenzione dei cambiamenti climatici.
9 luglio 2020
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.