Strategie per un Ciclo Economico maturo
Pubblicato il 18.10.2018
L'esperienza finanziaria offre alcuni consigli chiave per una corretta analisi degli investimenti sia nella gestione del rischio che nelle opportunità cicliche. La trazione dei mercati finanziari in queste ultime settimane ha visto una maggiore dinamicità nelle scelte di portafoglio da parte dei gestori, sia per le prospettive dello scenario monetario della banca centrale Federal Reserve statunitense, che per l'irrigidimento sui alcuni problemi geopolitici, come lo scontro Usa – Cina sul commercio internazionale, le vicende europee quali Brexit, la presentazione delle Note di Aggiornamento del bilancio pubblico italiano presso la Commissione UE e le elezioni regionali in Germania. Uno degli aspetti più discussi nei comitati di investimento riguarda le critiche indirizzate dal Presidente Donald Trump verso la Federal Reserve per la sua politica monetaria di rialzo dei tassi, definita ‘troppo aggressiva'. Le analisi strategiche hanno portato quindi l'attenzione al ciclo economico maturo degli Stati Uniti, nell'individuazione dei tempi di una sua conclusione.
Stime di fine ciclo in Usa
Sono ormai in aumento le analisi che indicano come possibile termine del ciclo, e una prossima recessione americana, la metà del 2020. Ed è forse per questo che il rialzo dei tassi di interesse da parte della FED risulta relativamente lento rispetto ai precedenti periodi. La Fed come sappiamo si occupa principalmente di inflazione ed occupazione; l'occupazione è un indicatore coincidente dell'economia, mentre l'inflazione è in ritardo, spesso oltre un anno. I due indicatori infatti sono correlati rispettivamente ai rendimenti del governativo a 30 anni, che inizia a calare sul picco occupazionale, mentre l'inflazione tende ancora a salire tanto quanto il rendimento del due anni rimane più strettamente collegato alla politica restrittiva della banca centrale. Quindi, dopo il picco, il rendimento del Treasury 30 anni inizia a scendere solo sul calo degli indicatori economici, mentre il governativo due anni rimane incline ad una maggiore resistenza in correlazione con inflazione e politica monetaria.
Mercato Governativo Statunitense
Dopo il recente rialzo dei rendimenti, quali sono le prospettive? Nella storia più recente i corsi dei Treasury hanno iniziato il loro rialzo in media 1,8 anni prima della recessione: questa media combinata con una prospettiva di recessione a metà del 2020 suggerirebbe un mercato ‘toro' dei governativi statunitensi pronto a prendere corso. Statisticamente il Treasury 2 anni ha segnato uno spread tra lo 0,02% e lo 0,43% al di sopra del tasso dei Fed Funds, mentre il rendimento del trentennale tra lo 0,05% e lo 0,47% al di sopra del tasso più alto di Fed Funds. Gli operatori stanno prezzando un aumento dei Fed Funds fino al 3,0% entro la metà del 2020, questo rappresenterebbe un livello del Treasury a 30 anni al 3,47%, molto vicino al recente massimo di periodo del 3,40% del 5 ottobre 2018. Inoltre riguardo al mercato azionario gli analisti rilevano che dalla recessione del 2008 lo scenario ha lasciato spazio ad alcune distorsioni di medio termine. Nonostante gli ottimi utili, l'indice S&P500 si presenta oggi con dividendi del 2%, in linea con la media degli ultimi 20 anni. Tuttavia dopo anni di basso rendimento obbligazionario, lo scatto in alto della curva dei Treasury torna a mostrare maggiore competitività verso l'azionario; gli strategist sono quindi convinti che il bilanciamento nel portafoglio finanziario potrebbe rivedere l'aumento graduale dei governativi Usa.
18 ottobre 2018
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.