Tavola Rotonda dei Gestori ottobre 2021
Pubblicato il 13.10.2021
Fattore ‘Colli di Bottiglia' … Il periodo estivo ha cominciato a marcare alcuni trend già presenti nelle riflessioni di inizio anno, ma che prima del loro ingresso in campo avevano bisogno di smarcare il tema della vaccinazione anti Covid; in primo luogo il Tapering delle banche centrali (moderazione delle politiche monetarie espansive) a fronte delle diverse velocità di ripresa economica; il secondo quello dei prezzi di materie prime e prodotti energetici, elementi del processo reflattivo; il terzo quello geopolitico con la figura di Joe Biden al centro di un'arena che vede Usa, Cina e Europa in una ampia negoziazione commerciale, industriale, ambientale e digitale ...
… Nel recente periodo estivo le borse azionarie cinesi sono state ostaggio di una volatilità nettamente superiore ai maggiori mercati internazionali, fattore che continua ad influenzarne negativamente le performance; da inizio anno l'indice MSCI World in val loc è salito del 13,8%, mentre il MCSI China val loc ha perso il 19,4%. Il nervo scoperto cinese risulta la crescita economica …
Relatori alla Tavola Rotonda Virtuale:
Kurt Schappelwein Responsabile Team Multi-Asset Strategies di Raiffeisen Capital Management; Giancarlo Sandrin Country Head Italy di LGIM Managers (Europe); Manuel Pozzi Investment Director Italy di M&G Investments, Maria Paola Toschi Global Market Strategist di J.P.Morgan Asset Management; Antonino Cipriano Senior Sales Manager di BNP Paribas Asset Management, Andreas Riegler Responsabile Team Global Fixed Income di Raiffeisen Capital Management; Massimo Dalla Vedova Director Financial Institutions di Alliance Bernstein; Toby Nangle Global Head of Asset Allocation, Head of Multi-Asset, EMEA di Columbia Threadneedle Investments; Cristiano Iacopozzi Docente di Asset Allocation, Facoltà di Economia, Università di Siena e Corrado Caironi Chief Investment Strategist di R&CA
Alcuni brevi commenti:
Macroeconomics: " … La riduzione dei tassi di crescita delle diverse economie globali è un fenomeno da giudicarsi "naturale" in quanto i precedenti picchi, registrati nella prima metà dell'anno, erano riferiti ad un rimbalzo dopo fasi di "lockdown" registrate nel 2020/2021. Il grado di rallentamento economico è stato inoltre favorito dal propagarsi della variante "Delta" e dal persistere di rallentamenti nell'approvvigionamento di materie prime, forza lavoro e semi lavorati (cd "bottlenecks"). La situazione sta comunque migliorando, con unica eccezione per i mercati emergenti. Riteniamo quindi che nei prossimi mesi / trimestri assisteremo ad una rinnovata accelerazione della crescita a livello globale …"
Politiche monetarie: " … Nonostante un approccio generale più "hawkish" delle attese, la Fed è rimasta molto cauta e prudente. Il tapering potrebbe ancora arriva a novembre, ma non è stata fornita una tempistica precisa. Il primo rialzo dei tassi potrebbe invece arrivare nella seconda parte del 2022. In generale le banche centrali restano molto caute anche se si comincia a ragionare sul percorso di normalizzazione. Il caso Evergrande e i rischi di contagio, che per noi sono limitati, potrebbero aver ispirate un atteggiamento ancora prudente della Fed. In generale i Treasury americani mostrano dei rendimenti molto bassi e non compatibili con la crescita anche se stiamo assistendo ad una fase di rialzo che era in linea con le nostre attese e che potrebbe alimentare una nuova rotazione settoriale …"
Mercati obbligazionari: "… Restiamo prudenti sul rischio sovrano, in quanto i rendimenti restano tutt'ora su livelli bassissimi nonostante la ripresa economica e l'alta inflazione, le cui caratteristiche sembrano diventare meno transitorie. Le banche centrali potranno iniziare a ridurre gli acquisti di titoli se i "danni" derivanti dalla crisi energetica non saranno eccessivi rispetto a occupazione e consumi. Il rendimento dei governativi a media/lunga scadenza potrebbero risalire un po', mano a mano che le Banche Centrali inietteranno meno liquidità nel sistema. Il rapporto rischi/benefici di questi titoli è peggiorato, dato che il tema inflattivo rende i titoli di stato meno utili come strumento di protezione …"
Mercati azionari: "… Abbiamo ancora una visione generalmente costruttiva sulle azioni nel medio termine. In effetti, negli ultimi mesi del 2021, la combinazione di un atteggiamento probabilmente più "falco" delle banche centrali in risposta alla ripresa dell'economia e a tassi d'inflazione più elevati, da un lato, e il calo del ritmo di crescita degli utili, dall'altro, potrebbero essere più impegnativi per i mercati azionari, che quest'anno hanno fattore registrare una corsa enorme. Anche se gli utili sono migliorati notevolmente, l'impressionante performance del mercato, partendo dal punto più basso registrato nel 2020, ha già scontato questa ripresa degli utili e quindi la valutazione si è mantenuta al di sopra della media storica, soprattutto per gli Stati Uniti con la loro grande porzione di titoli "growth" giudicati come costosi ..."
Asset Allocation per i portafogli di investimento: " … La componente obbligazionaria dei portafogli va resa più articolata e affiancata da strategie alternative liquide e hedge fund per stabilizzare e rendere i portafogli più solidi in questo contesto. Il mercato giapponese potrebbe essere sostenuto dall'attenzione verso temi ciclici, da un miglioramento dei fondamentali da una migliore gestione della variante Delta. La recente svolta politica potrebbe tuttavia creare qualche incertezza soprattutto sul tipo di politica economica e monetaria che verrà perseguita. Pensiamo che la Cina e soprattutto le azioni di categoria A, potrebbe a questo punto offrire un entry point molto attraente in termini di valutazioni. Le prospettive di lungo termine restano eccellenti e alimentate da forti attese di sviluppo di alcuni settori come i veicoli elettrici che continueranno a godere di politiche economiche fortemente espansive da parte della leadership del paese ..."
In conclusione: La mancanza della classica ‘super accelerazione' dei paesi emergenti, soprattutto di Cina e India, sembra condizionare la crescita reale globale, sebbene le risorse in campo con i recovery funds previsti dalle regioni sviluppate rimangono un punto chiave per lo sviluppo economico di medio termine. La perdita di momentum economico potrebbe essere posta come una pausa nella ripresa di un ciclo in fase di normalizzazione; la recessione appena trascorsa ha visto infatti l'eccezionalità di un ‘fermo economico' senza precedenti. Le attese degli operatori per i mesi a venire sembrano orientate ad una parziale presa di beneficio dopo le importanti performance del mercato azionario; importanza centrale rimangono le previsioni delle società sulla capacità di crescita dei profitti e della espansione dei ricavi a fronte dell'aumento dei prezzi.
13 ottobre 2021
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.