Trump apre a nuove infrastrutture

Pubblicato il 02.02.2018

Trump apre a nuove infrastrutture

Donald Trump scalda il Congresso al suo primo discorso sullo Stato dell'Unione: "Questo è il nuovo momento americano", "Non c'è mai stato un momento migliore per vivere l'American Dream", "Lo stato dell'Unione è solido. L'America è solida. L'America è forte come non lo è stata mai"; 88 minuti di discorso interrotto da lunghi applausi. Il Presidente ha cercato di rappresentare non solo il percorso fin ad ora svolto, con la sottolineatura dei passaggi più importanti come l'approvazione della riforma fiscale e l'abolizione dell'Obamacare, ma ha voluto rilanciare sull'espansione del paese attraverso un programma di investimenti infrastrutturali di 1500 mld di $ altro tassello ‘imprescindibile' allo sviluppo degli Stati Uniti. Dal punto di vista strettamente politico, il messaggio del Presidente Donald Trump ha voluto convincere democratici e repubblicani ad un confronto aperto sui temi aperti a cui serve dare ancora una risposta concreta e unita: immigrazione, sicurezza, lavoro e rinegoziazioni nel commercio estero.

Non sottovalutare il taglio delle tasse

Gli analisti finanziari si chiedono se lo scetticismo sulla spinta programmatica di Trump sia un limite alle stime che oggi sono incorporate nei mercati finanziari e che potrebbero essere sottostimate dalla potenzialità di un risultato che l'amministrazione statunitense di fatto sta istruendo. La riforma fiscale metterà nelle tasche dei lavoratori già nel 2018 un risparmio di imposte sostanzioso, che potrebbe raggiungere nella classe media il 5 - 6% e oltre il 3% del reddito disponibile complessivamente. Anche sul piano del taglio della Corporate Tax, dal 35 al 21%, la maggior parte degli economisti è rimasta piuttosto prudente alzando solo marginalmente l'impatto sulla crescita economica nei prossimi anni, ritenendo questa misura troppo circoscritta alle scelte aziendali, nello stabilire le modalità di riallocazione dei flussi derivanti. 

Mercati finanziari

Da inizio anno sia i listini azionari statunitensi che i rendimenti dei Treasury sono aumentati in modo straordinario; ci si chiede se questo possa continuare a lungo. Secondo alcuni analisti ci sono ragioni statistiche storiche a far pensare che ci sono ancora spazi positivi prima di un'inversione del trend. In termini di valutazioni relative comunque gli analisti segnalano che, visto il buon andamento del ciclo economico e la diminuzione del rischio politico in Europa, ci si possa attendere una sovraperformance del mercato azionario europeo rispetto a quello statunitense.

2 febbraio 2018

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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