Tsunami o semplice Correzione

Pubblicato il 26.02.2020

Tsunami o semplice Correzione

Quando i media parlano dell'andamento dei mercati finanziari a volte li assimilano alle condizioni climatiche e allora il Bull Market è il bel tempo estivo e il Bear Market è il freddo inverno, dove ci si deve ‘coprire' bene; poi ci sono i Pullback, periodi in cui serve solo un po' di pioggia per pulire l'aria: le correzioni di trend. Quando le borse cadono più del previsto si parla di incendi: bruciati ‘enne miliardi' di capitalizzazione. In agguato ci sono gli eventi catastrofici: terremoti, inondazioni, tsunami; in questo caso si parla di cigno nero. Per ogni tipologia di movimento borsistico si tratta di ‘periodo più o meno lungo' all'interno di un ciclo, un po' come per le stagioni.

Il recente sell off che ha tracciato un'importante correzione delle valutazioni azionarie era di fatto atteso quale movimento di consolidamento dopo la crescita lineare degli ultimi dodici mesi. Soprattutto la progressiva salita di Wall Street aveva evidenziato nei sui ripetuti record un aumento dei multipli di valutazione: il 19 febbraio l'indice S&P500 ha chiuso sul nuovo record storico di 3386,15 punti con un P/E ratio fwd 12m di oltre 19x, livello che ci riporta al 23 maggio 2002 (19,1x), nettamente sopra le medie storiche a 5 anni 16,7x, 10 anni 14,9x, 15 anni 14,6x e 20 anni di 15,5x. Negli ultimi 20 anni poi il picco è stato di 24,4x raggiunto il 24 marzo 2000, in piena bolla della new economy; agli attuali livelli di 3128 punti il rapporto è tornato sotto 18x. Ad oggi tutti gli analisti finanziari sono impegnati a stabilire l'impatto sugli utili societari dalla crisi sanitaria del Coronavirus: questa revisione diverrà fondamentale per la posizione prospettica di tutti i listini azionari.

Occhi puntati sui dati macroeconomici

L'indice PMI dell'Eurozona ha sorpreso positivamente a febbraio nonostante l'effetto Coronavirus, mentre ha deluso negli Stati Uniti. Il dato preliminare PMI della Produzione - Markit Flash EZ Composite Output Index nell'Eurozona - sale a 51,6 da 51,3 di gennaio, segnalando che il deterioramento della produzione ha continuato ad attenuarsi, mentre negli Stati Uniti il Markit Flash U.S. Composite Output Index scende a 49,6 (53,3 a gennaio), il dato più basso da oltre cinque anni, per una inattesa contrazione dei servizi. Anche le vendite di case esistenti negli Stati Uniti a gennaio sono diminuite sotto le stime. L'indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è aumentato a gennaio +2,1% (+1,3% a dicembre) con un'accelerazione dei prezzi dei servizi. Infine l'inflazione nell'Eurozona è rimasta invariata all'1,4% su base annuale in linea con le attese.

Mercato obbligazionario

La caduta dei listini azionari ha alimentato la corsa di flussi versi beni rifugio, rallentati in gennaio. I rendimenti del decennale tedesco Bund sono scesi a – 0,5% da – 0,15% di inizio anno. A destare maggiore attenzione è stata ancora una volta l'inversione della curva dei rendimenti del Tesoro statunitense – indicatore recessivo - con il decennale che rende 1,33% rispetto all'1,51 del titolo a 3 mesi; il trentennale staziona a 1,8%. Attualmente il mercato americano incorpora un taglio dei Fed Funds di 25 pbs entro l'estate (probabilità del 92% entro luglio e del 100% entro settembre) e una probabilità del 75% per un taglio di circa 50 pbs entro la fine dell'anno. Le indicazioni di Jerome Powell, capo della FED, non sembrano ancora dare ascolto al mercato, sebbene nei prossimi mesi sarà importante verificare la liquidità nel mercato onde evitare colli di bottiglia come quelli del settembre scorso. Sarà altresì interessante sentire oggi il Presidente della BCE Christine Lagarde nel suo discorso a Wiesbaden in Germania; risulta evidente che gli operatori finanziari si attendono un ulteriore segnale di allentamento della politica monetaria, anche per l'ulteriore minaccia del Coronavirus COVID-19, e in vista della prossima riunione del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea del 12 marzo prossimo.

26 febbraio 2020

Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CA

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