Ultimi aggiustamenti di strategia prima delle vacanze natalizie
Pubblicato il 15.11.2017
Gli analisti finanziari si stanno chiedendo quali sono le opportunità in queste ultime settimane dell'anno posizionandosi in due grandi aree ovvero tra chi dopo aver maturato ottime performance si sta schierando dalla parte delle prese di beneficio e chi invece tende ad approfittare di un aumento della volatilità per una veloce rotazione di portafoglio accumulando sul ritracciamento dei migliori titoli. Come ogni gestore attento che ha cavalcato il trend dei titoli a maggior rischio ovvero con forte presenza di azioni e obbligazioni a spread, dopo importanti rialzi gli investitori trovano più conveniente valutare i rischi che le opportunità. Sebbene dal punto di vista economico le proiezioni degli esperti restino positive ci sono alcune variabili geopolitiche che potrebbero innescare un aumento della volatilità e l'avversione al rischio.
Quadro geopolitico confuso …
In questo quadro sono da ricomprendere almeno quattro punti di riflessione: a) gli attriti tra Arabia Saudita ed Iran sembrano aumentare mettendo a repentaglio la pace tra i diversi paesi del Medioriente; b) dopo il viaggio di Trump in Asia non sembra migliorato il rapporto diplomatico con la Corea del Nord e all'APEC in Vietnam il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito la sua politica di apertura internazionale senza troppo sottolineare le richieste di Trump sugli equilibri commerciali; c) il possibile rinvio della riforma fiscale statunitense nel 2019 metterebbe in gioco i democratici nelle Elezioni di Mid Term del prossimo anno a svantaggio di Trump; ed infine, d) un possibile rallentamento nell'economia cinese, a fronte di una più attenta politica monetaria della banca centrale PBoC e della riduzione del cosiddetto shadow banking ovvero dei finanziamenti non controllati dalle autorità centrali.
… ma tuttora economicamente positivo
Gli analisti finanziari che manifestano ottimismo sul prolungamento del trend descrivono l'attuale scenario particolarmente positivo con una crescita economica sana, una robusta stagione degli utili aziendali, dati di fiducia elevati, orientamento ancora favorevole della BCE che continua col QE nei suoi acquisti di 30 mld Euro mensili almeno fino al settembre 2018, il miglioramento del rischio sovrano per l'Italia, il raffreddamento della crisi in Catalogna e un'offerta ben gestibile nei mercati primari azionari ed obbligazionari. Uno scenario che nonostante la fase di riflessione dei mercati mantiene un'impostazione favorevole agli attivi finanziari più rischiosi; dal punto di vista di medio termine gli investitori non hanno al momento nuove alternative più interessanti e bassa possibilità di inversione del trend.
Performance ancora ottime nel 2017
Oltre che ad una leggera battuta d'arresto globale sulle borse azionarie, si sono avvertiti movimenti anche sul tema delle obbligazioni a spread nel mercato del Credito, sebbene quest'ultimo possa rappresentare un primo aggiustamento dopo oltre 21 mesi di continuo andamento positivo; ad esempio l'indice EMBI+ Emerging markets bond da inizio anno presenta una performance di +8,6%, replicando una performance nel 2016 del +9,6%. Anche sul lato azionario le performance non sono da meno se solo prendiamo ad esempio l'indice globale MSCI World in valuta locale a + 13,5%, mentre addirittura il MSCI Emerging Markets free in valuta locale sia a + 26,8%. Alla luce della politica monetaria impostata dalla Fed, e delle possibili ripercussioni a livello generale, l'andamento positivo delle valutazioni sulle classi di attivo più rischiose darebbe quindi una ragione in più alla capitalizzazione di buona parte delle performance positive accumulate con l'utilizzo di strategie di copertura tramite opzioni e di rimandare ulteriori decisioni strategiche al nuovo anno.
15 novembre 2017
Corrado Caironi - Investment Strategist di R&CAIl valore dell'investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso; un investimento è soggetto al rischio di perdita. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.